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Carcere
- Il Centro di Ascolto
La Caritas diocesana - Associazione San Martino, mediante l'azione dei volontari in carcere tramite il Centro di ascolto, si prende carico di percorsi che non si esauriscono fra le mura di un carcere. La sfida della Caritas - Associazione San Martino è quella di promuovere cammini di riconciliazione rispettosi delle istituzioni, attenti alle famiglie dei detenuti e alle vittime del reato.
Nel 2018 gli operatori hanno effettuato 185 colloqui con i detenuti di cui il 79% italiani e il 21% stranieri.
Lo sportello all'interno della Casa Circondariale provvede a fornire ai detenuti indigenti generi di vestiario vario e di igiene personale.
A 589 detenuti indigenti sono stati distribuiti 4.116 beni fra vestiario e articoli di igiene personale, quasi il doppio di quanto distribuito il precedente anno.
Nel 2017 gli operatori hanno effettuato 196 colloqui con i detenuti di cui il 53% italiani e il 47% stranieri.
Lo sportello all'interno della Casa Circondariale provvede a fornire ai detenuti indigenti generi di vestiario vario e di igiene personale.
A 452 detenuti indigenti sono stati distribuiti 4.634 beni fra vestiario e articoli di igiene personale, quasi il doppio di quanto distribuito il precedente anno.
Il numero dei detenuti che per la prima volta si sono rivolti alla Caritas nell'anno 2017 sono stati 142 di cui il 56% stranieri e il 44% italiani.
Nel 2016 in occasione della celebrazione del giubileo del carcerato gli operatori della CARITAS hanno accompagnato un gruppo di detenuti a Roma, dove in san Pietro il Santo Padre ha celebrato una Messa in presenza delle rappresentanze carcerarie di tutta Italia. Oltre che ricca di un significato religioso e di fede, la giornata è stata l’occasione per momenti di convivialità e condivisione che l’hanno resa senz’altro straordinaria per tutti coloro che l’hanno partecipata.
Per farne dono al Santo Padre, un detenuto ha anche portato un suo quadro raffigurante papa Francesco che spezza le catene della detenzione. La valenza dell’opera è che è stata fatta con tutti mezzi di fortuna e con tanta, tanta pazienza.
Nell'anno 2016 gli operatori dediti all'ascolto sono stati impegnati complessivamente per 46 giornate ed hanno effettuato 212 colloqui con i detenuti di cui il 71% italiani e il 29%stranieri.
Nel 2016 gli operatori dediti alla distribuzione sono stati impegnati per 67 giornate chiamando 594 detenuti indigenti e distribuendo in totale 4.039 beni fra vestiario e articoli di igiene personale, quasi il doppio di quanto distribuito il precedente anno.
Nel 2015 gli operatori dediti all'ascolto sono stati impegnati complessivamente per 45 giornate ed hanno effettuato 332 colloqui con i detenuti.
La rilevazione del dato dei detenuti che si sono rivolti al nostro Centro, all'interno quindi della Casa Circondariale, relativo all'anno 2015 porta i seguenti dati: gli interventi totali svolti dai nostri operatori sono stati 755
· n. 423 per la distribuzione di generi vari,
· n. 332 colloqui,
I detenuti che nel 2015 hanno usufruito del servizio sono stati:
Stranieri 257 34%
Italiani 498 66%
I detenuti che per la prima volta hanno usufruito del servizio dei distribuzione di beni sono stati:
nel 2015 n. 110 ,
stranieri 54 - 49%
italiani 56 – 51%
Nell'anno 2015 trascorso gli operatori dediti alla distribuzione sono stati impegnati per 59 giornate chiamando 423 detenuti indigenti e distribuendo in totale 2293 beni fra vestiario e articoli di igiene personale.
La rilevazione del dato dei detenuti che si sono rivolti al nostro Centro, all'interno quindi della Casa Circondariale, relativo all'anno 2014 porta i seguenti dati:
gli interventi totali svolti dai nostri operatori sono stati 945, di cui n. 544 per la distribuzione di generi vari, n. 401 colloqui.
I detenuti che nel 2014 hanno usufruito del servizio sono stati n. 945 di cui: Stranieri 604 pari al 64%, Italiani 341 pari al 36%.
La rilevazione del dato dei detenuti che si sono rivolti al nostro Centro, all'interno quindi della Casa Circondariale, relativo all'anno 2013 porta i seguenti dati: gli interventi totali svolti dai nostri operatori sono stati 1.163, di cui n. 901 per la distribuzione di generi vari,n. 262 colloqui.
1.163 i detenuti che hanno usufruito del servizio, 794 stranieri pari al 68%, 369 italiani pari al 32%.
241 i detenuti che per la prima volta hanno usufruito del servizio, 156 stranieri pari al 65%, 85 italiani pari al 35%.
La rilevazione del dato dei detenuti che si sono rivolti al nostro Centro, all'interno quindi della Casa Circondariale, relativo all'anno 2012 porta i seguenti dati:
gli interventi totali svolti dai nostri operatori sono stati 920
- 680 per la distribuzione di generi vari
- 240 colloqui
920 Detenuti che hanno usufruito del servizio
- 670 stranieri
- 250 italiani
420 detenuti che per la prima volta hanno usufruito del servizio
- 250 stranieri
- 150 italiani
Tuttavia il contributo economico per l’anno 2012 non è stato sufficiente a soddisfare le necessità dei carcerati che versavano in situazioni di disagio, che comunque sono state in parte risolte grazie alla donazione, da parte dei nostri benefattori, di beni di prima necessità.
Inoltre il nostro compito si sta allargando anche alle famiglie di alcuni detenuti residenti sul territorio e all’accompagnamento di detenuti in permesso premio.
Archivio
- 2011
I dati del 2011: N. 900 detenuti che hanno usufruito del nostro servizio sono così suddivisi:
587 sono stati stranieri
313 sono stati italiani
dei 900 detenuti, 370 si sono rivolti per la prima volta al nostro sportello di cui:
- 250 sono stati stranieri
- 120 sono stati italiani
Gli operatori hanno svolto 900 interventi che hanno riguardato:
- Per 558 detenuti la distribuzione di generi vari
- Per 342 detenuti l’attività di ascolto
Nell’anno 2011 l’Associazione di volontariato San Martino ha provveduto a fornire ai carcerati 2.429 capi di abbigliamento, compresa la biancheria intima e 752 prodotti per l’igiene personale.
- 2010
I dati del 2010:
N. 800 detenuti che hanno usufruito del nostro servizio sono così suddivisi:
· 527 sono stati stranieri
· 273 sono stati italiani
degli 800 detenuti, 320 si sono rivolti per la prima volta al nostro sportello di cui:
· 210 sono stati stranieri
· 110 sono stati italiani
Gli operatori hanno svolto 800 interventi che hanno riguardato:
· Per 498 detenuti la distribuzione di generi vari
· Per 302 detenuti l’attività di ascolto
Nell’anno 2010 l’Associazione di volontariato San Martino ha provveduto a fornire ai carcerati 2.378 capi di abbigliamento, compresa la biancheria intima e 555 prodotti per l’igiene personale.
Inoltre il nostro servizio si è allargato anche alle famiglie di alcuni detenuti residenti sul territorio e all’accompagnamento di detenuti in permesso premio.
Di seguito alcuni ambiti a cui il Centro di ascolto ha posto attenzione :
Percorsi di riconciliazione e mediazione penale. Un campo tutto da scoprire è quello di proporsi nel pieno rispetto della legge come promotori di percorsi di riconciliazione fra il carcerato e la vittima.
Bisogni quotidiani. Un esempio: la rilevante presenza di immigrati. Spesso privi di tutto, hanno bisogno soprattutto di mantenere un seppur flebile contatto con i contesti di provenienza ponendo seri problemi all'intero sistema.
Accoglienza. I permessi concessi dal magistrato di sorveglianza come la visita dei familiari al detenuto e l'accesso alle misure alternative alla detenzione, diventerebbero impossibili per molte persone se non ci fosse una significativa - anche se purtroppo insufficiente - rete di centri di accoglienza
Cosa facciamo?
In particolare il Centro d'Ascolto detenuti :
affronta i bisogni che il mondo carcerario propone con crescente urgenza e drammaticità alla comunità cristiana e alla società civile;
è un punto di riferimento per le persone con problemi penali e per le loro famiglie.
Perché un Centro dAscolto detenuti ?
perché avvertiamo, a proposito del carcere e di tutto quanto ruota attorno ad esso, una povertà dura da comprendere, ignota ai più, spesso rimossa nella coscienza individuale e collettiva ; perché, come cristiani, ci sentiamo interpellati dalla parola del Signore e dal vissuto dei nostri fratelli a cui vogliamo rispondere, con ascolto attivo; perché, come cittadini, vogliamo che lart. 27 della Costituzione abbia compimento e che la funzione rieducativa della pena non sia vanificata da indifferenza e chiusura al termine della stessa; perché, come volontari, crediamo che lascolto sia il primo e fondamentale strumento per giungere alla condivisione interrogandoci sul rapporto carità-giustizia e sulle sue mediazioni.
I nostri obiettivi
Essere costruttori e testimoni di una nuova cultura comunitaria per la promozione umana e sociale;
Perseguire lincarnazione del Vangelo della carità nel quotidiano, al servizio della persona accolta nella sua individualità e nella sua oggettività sociale;
Investire tempo, risorse e capacità per il coinvolgimento della società nelle dinamiche di solidarietà;
Promuovere gesti, impegni e segni di speranza.
Funzioni
accogliere;
ascoltare;
orientare;
accompagnare
Le risorse umane
Lo sportello carcere in rete ha impegnato circa 5 volontari che offrono il proprio servizio di ascolto all'interno della Casa Circondariale di Terni.
- 2009Nel 2009 gli utenti che si sono rivolti al centro di ascolto sono stati in totale 500, di questi 150 sono italiani e 350 sono stranieri.Per l’attività di presa in carico diretta sono stati consegnati articoli di generi di prima necessità (vestiario, biancheria, scarpe, prodotti per l’igiene personale).
- Arte in carcere
Un'azione importante di sostegno ai detenuti è il corso di pittura ideato e condotto da una nostra volontaria con l'obiettivo di far volare la fantasia, dar sfogo ai propri pensieri, alla propria originalità con i pennelli, con i colori, con la pittura. Ed in carcere diventa importante trovare un modo per far parlare la propria anima, le proprie emozioni, i propri sentimenti.
Le lezioni, che si tengono presso i locali polivalenti, all'interno della casa di reclusione, sono curate dalla nostra volontaria che, per due volte la settimana, insegna agli allievi a disegnare. Un corso basato su una parte teorica di acquisizione degli elementi utili alla concezione delle forme e alla conoscenza dei colori e delle maggiori tecniche pittoriche e su una pratica, che consente alle persone di giocare con pennelli, colori, matite e acquarelli dando libero sfogo a tutta la propria vena artistica.
Dal 26 Maggio al 2 Giugno 2018 è stata allestita la mostra INTRECCI al museo diocesano e capitolare di Terni, dei lavori effettuati dai detenuti
8 APRILE 2017 presso CENACOLO SAN MARCO a Terni:PENSIERI SPARSI: Mostra delle opere pittoriche e versi dei detenuti partecipanti al Progetto Arte in Carcere, inaugurata il giorno
Durante il 2016 un gruppo di detenuti dell'area protetta hanno dato luogo a diverse "performance" presentando i loro lavori, accompagnati da musica e poesie, che sono servite ad esprimere il loro stato d'animo al momento dell'esecuzione. Tutto ciò alla presenza dei responsabili della Casa Circondariale che hanno espresso un giudizio molto positivo sull’iniziativa.
Dal 20 al 29 Dicembre 2015, presso il Museo diocesano si è realizzata la mostra di quadri dipinti dai detenuti, denominata PERCORSI. Insieme ai quadri sono stati esposti anche egli scritti personali dei detenuti (poesie).
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- 2012Un’azione importante di sostegno ai nostri detenuti è dato dal corso di pittura portato avanti, per tutto l’anno 2012, da una volontaria con l’obiettivo di far volare la fantasia, dar sfogo ai propri pensieri, alla propria originalità con i pennelli, con i colori, con la pittura. Ecco che in carcere diventa importante trovare un modo per far parlare la propria anima, le proprie emozioni, i propri sentimenti. Le lezioni, che si tengono presso i locali polivalenti, all’interno della stessa casa di reclusione, sono curate da una nostra volontaria che, per due volte la settimana, insegna agli allievi a disegnare. Un corso basato su una parte teorica di acquisizione degli elementi utile alla concezione delle forme e alla conoscenza dei colori e delle maggiori tecniche pittoriche e su una pratica, che consente ai detenuti di giocare con i pennelli, colori, matite e acquarelli dando libero sfogo a tutta la propria vena artistica.I detenuti, della sezione E area protetta, partecipanti al laboratorio sono stati 18 di provenienza Italia, Albania, Marocco, Perù, Bolivia.Da gennaio a Luglio e da Ottobre a Dicembre 2012 i partecipanti sono stati 12 detenuti di varie nazionalità nei giorni lunedì e giovedì dalle ore 09,00 alle 11,30.I materiali usati sono stati album da disegno, matite, gomme, tempera matite, matite colorate, righe, squadre, tele, pennelli, colori a tempera, bianco per fondo e colla vinilica.Si sono prodotti numerosi disegni a tema libero, pitture su tela con vari soggetti.Il laboratorio ha prodotto oggetti creativi come:- l’albero di pasqua conservato nella pinacoteca del carcere- centro tavoli e segna posti effettuati in occasione del pranzo di San Valentino con i detenuti- il presepe da esporre nella sez. E effettuato con materiali riciclati (cartone, carta di giornale, tappi di sughero)- natività collage su tavola
- 2012
- In carcere...l'igiene
A fronte di una specifica richiesta del Comandante della Polizia Penitenziaria del carcere di Terni, in collaborazione con la Caritas Diocesana, il 24 Giugno 2010, si è dato vita all'iniziativa "In carcere ..l'igiene" che ha consentito a portare nell'Istituto di pena un notevole quantitativo di prodotti per mantenere pulite le celle.
E’ continuata nel 2014 l’iniziativa “In carcere…..l’igiene” che ha consentito a portare nell’Istituto di pena un notevole quantitativo di prodotti per mantenere pulite le celle. Il lavoro svolto in carcere è sempre più difficoltoso, vuoi per il numero sempre crescente dei detenuti, vuoi per le difficoltà finanziarie sempre più evidenti.
Provvediamo quasi interamente alla consegna di prodotti per l’igiene personale. L’amministrazione penitenziaria non è più in grado di fare la sua parte. Le richieste sono sempre più numerose e pressanti e a volte tutto questo ci mette seriamente in difficoltà.
Archivio
- 2011Nel 2011 è continuata l’iniziativa “In carcere…..l’igiene” che ha consentito a portare nell’Istituto di pena un notevole quantitativo di prodotti per mantenere pulite le celle. La novità è stata quella di dover portare anche delle lampadine per fare in modo che i detenuti non facessero la doccia al buio. Il lavoro svolto in carcere è sempre più difficoltoso, vuoi per il numero sempre crescente dei detenuti, vuoi per le difficoltà finanziarie sempre più evidenti. Provvediamo quasi interamente alla consegna di prodotti per l’igiene personale.L’amministrazione penitenziaria non è più in grado di fare la sua parte. Le richieste sono sempre più numerose e pressanti e a volte tutto questo ci mette seriamente in difficoltà. Alcune parrocchie e persone si sono avvicinate alla nostra realtà carceraria offrendoci beni e offerte varie. Tutto questo dopo opera di sensibilizzazione che speriamo porti ancora frutti.
Rassegna stampa
- 2011
- I detenuti giocano a tombola
"I detenuti giocano a tombola" è una iniziativa che si è avviata nel 2011, è continuata nel 2018.
Rassegna stampa
Gallery
- Attività riparatoria
Attività di volontariato come attività riparatoria ai sensi della legge 354/75 e DPR 230/200
Nel corso del 2017 e nel 2018 sono stati presi in carico dall’Associazione di Volontariato San Martino n. 7
Nel corso del 2012 sono stati presi in carico dall’Associazione di Volontariato San Martino n. 2 persone, nel 2013 n. 5 persone, nel 2014 n. 2 persone.
Nel corso del 2011 sono stati presi in carico dall’Associazione di Volontariato San Martino n. 5 persone che hanno svolto le seguenti mansioni:
Manutenzione e pulizia immobili 2 persone
Manutenzione campi sportivi 1 persona
Cuoco alla mensa San Valentino 1 persona
Centralinista/ portiere 1 persona
- Pranzo di Natale in carcere
Al termine della Messa natalizia celebrata in carcere dall’Amministratore Apostolico della Diocesi di Terni – Narni – Amelia Mons. Ernesto Vecchi, Domenica 22 Dicembre 2013, i volontari della Caritas/San Martino insieme al Vescovo e alla Direttrice della Casa Circondariale hanno pranzato insieme a 100 detenuti estratti a sorte. Le stesse pietanze sono state fornite anche a tutti gli altri detenuti che sono rimasti nelle celle. La preparazione del pranzo e il servizio all'interno della Casa Circondariale è stato curato dagli insegnanti e alunni dell'Istituto Alberghiero di Terni.